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Dall’8 Febbaio al 7 Marzo oltre 1900 volontari, monitoreranno la qualità dell’aria nelle 3 maggiori città italiane

Da qualche giorno sulle pagine social di Napolielettrica avrete notato delle citazioni #NO2NOGRAZIE , oppure ai Cittadini per l’Aria (o CitizenforAir) ?

Con questo articolo desideriamo farvi conoscere qualcosa in più di questo progetto.
Per prima cosa, cercheremo di fare un pò di chiarezza sul concetto delle fonti di inquinamento.

Nelle grandi città, Milano e Roma per esempio, la fonte principale, non solo di biossido di azoto, ma anche di particolato è il traffico. Questo, infatti, produce particolato sia cd. “primario” – ovvero derivante dall’abrasione di freni, pneumatici, asfalto e dagli scarichi dei diesel – che secondario – ovvero che si forma in atmosfera dalle emissioni di altri inquinanti.
Fra questi “altri inquinanti” che producono particolato per reazione chimica in atmosfera ci sono proprio gli ossidi di azoto (NOx) di cui fa parte l’NO2 che voi contribuirete a misurare.

Per questo motivo ridurre nelle città il biossido di azoto e i NOx, provenienti principalmente dai diesel, è essenziale: oltre infatti a danneggiare la nostra salute ed a violare i limiti di legge, l’NO2 contribuisce anche a formare il particolato secondario e, in estate, l’ozono.

Dire quindi, come abbiamo sentito nei giorni scorsi, che l’inquinamento nelle città italiane “è colpa” dei riscaldamenti è una vera e propria “fake news”. Un modo di distogliere l’attenzione dal vero grande responsabile che ammorba l’aria che respiriamo in città: il traffico. Traffico che nelle città è vicino a noi. Sempre. E che ci espone ad un rischio aumentato dal fatto di essere vicini, nel caso dei bambini vicinissimi, alla fonte. Una strategia di comunicazione studiata ad arte come spiega bene questo breve articolo che rinvia ad un più ampio studio sul tema.

Alcune recenti notizie, passate in silenzio, su perché è importante eliminare al più presto i diesel dalle nostre città:

  1. Un recente studio del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea sul biossido di azoto nelle città europee – NO2 Atlas –  conferma che i diesel Euro 5 e 6 (a,b,c) emettono mediamente 4 volte gli ossidi di azoto previsti dalla normativa (p.10).
  2. L’ultimo rapporto di Transport & Environment di cui è stata data notizia sul sito Cittadini per l’Aria, riporta che test su due auto diesel Euro 6 D-temp (Nissan Qashqai e Opel/Vauxhall Astra) indicano che queste, ogni circa 480 km e anche in città, emettono quantità di particolato elevatissime durante la rigenerazione – ovvero la pulizia – del filtro anti-particolato. Emissioni di particolato ultra-fine, quindi molto pericoloso per la nostra salute perché penetra in profondità nel nostro organismo, praticamente non conteggiate ai fini dell’omologazione dei nuovi veicoli diesel (cfr. Report T&E p. 24).
    T&E calcola che in Italia circolino circa 6.2 milioni di auto diesel con il filtro anti-particolato che danno luogo a circa 177 milioni di rigenerazioni di filtri all’anno…. quante di fianco a noi?
  3. Pochi giorni fa la motorizzazione olandese RDW, autorità delegata dell’UE, ha accertato che la Jeep Grand Cherokee Fiat Chrysler e la Suzuki Vitara violano le norme sulle emissioni e vanno richiamate o verranno bandite dal mercato UE. Qualcuno ha letto la notizia sui nostri giornali?
  4. L’Autorità federale tedesca dei trasporti ha dichiarato di stimare che le nuove auto diesel emettano più CO2 di quelle a benzina. Perché, mediamente, sono più potenti e pesanti (SUV).

 
E per tornare ai riscaldamenti…  soprattutto nelle aree metropolitane, ma anche nelle pianure e in montagna dove esiste un’alternativa, è importante che chi lo fa smetta al più presto di usare i combustibili solidi (legna e pellet) come spiegato in questo piccolo video

Cosa faremo in questo mese ?

Oltre 1900 cittadini e volontari nelle tre maggiori città italiane, collocheranno delle ampolle all’esterno delle proprie abitazioni, negozi, uffici, nei pressi delle scuole, ecc. In queste ampolle c’è un reagente che trattiene l’ossido di azoto; alla fine del mese di monitoraggio, le ampolle verranno inviate all’analisi e si verificherà qual è il reale stato dell’aria che respiriamo. Sul sito Cittadini dell’Aria, verrà a breve pubblicata la mappa con tutte le ampolle collocate (tra queste c’è anche quella collocata da Napolielettrica al Rione Alto), in modo che tutte le persone interessate potranno sapere se il proprio quartiere è stato “coperto” e, continuando a seguire le nostre pagine, essere poi aggiornato sull’esito di questa ricerca.

Continuate a seguirci a … polmoni aperti !!!

leggi l’articolo su IL MATTINO

leggi l’articolo su LA REPUBBLICA

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